mercoledì 29 febbraio 2012

PELO E CONTROPELO

Allora, raccontarla non è facile.
Succede che conosco una giovane madre di famiglia come me (qualcosa da dire sul giovane?...) che di seguito chiameremo Amica. Un po’ per semplicità ed un po’ come augurio: qui nuovi amici fanno sempre piacere...
Succede che Amica mi contatta su skype e mi propone un pranzo insieme. Si decide per il giorno, l’ora e il tipo di ristorante: teppanyaki. Questo tipo di cucina giapponese prevede una cottura alla piastra di tutte le pietanze. La piastra è posta al centro di un grande tavolone, mentre tutt’intorno siedono i commensali: una volta che un piatto è pronto il cuoco lo fa scivolare direttamente nel piatto del cliente. La cucina in genere è gustosa e tutta l’operazione divertente da vedere. 

lunedì 27 febbraio 2012

INTERNO CINESE

Le case a Shanghai sono costruite con lo sputo. Dal grattacielo alla villetta monofamiliare passando per il condominio, mi è sembrato di capire che la tecnica sia sempre la stessa. Una struttura (di legno, di metallo, di cemento) e poi cartongesso come se piovesse. Il risultato per noi che siamo abituati a percepire una certa solidità nelle case, è che anche se sei al 30° piano di un palazzone ti sembra di vivere tra pareti di origami.
Come se non bastasse, i serramenti sono pessimi, quindi lo spiffero è all’ordine del giorno. E qui vento ne tira parecchio.
La differenza più forte rispetto alla casa di Milano è senza dubbio nel sistema di riscaldamento. Come ho già avuto modo di accennare, qui le case non hanno il riscaldamento tradizionale a radiatori o pannelli perchè Shanghai non viene considerata una città fredda, dato che Mao ha deciso così. 

sabato 25 febbraio 2012

POST PER PALATI FORTI

Ogni tanto il post-testimonianza è necessario. Breve breve, però. Giusto il tempo per non farvi scoprire che in realtà non siamo partiti per Shanghai, ma siamo a Cesano Boscone in una suite dotata di ogni confort, a fingere un espatrio che non esiste ed a dilettarci tra saune e massaggi ai piedi, con le bambine che stanno imparando il sanscrito.
Riporto quindi brevemente due esperienze avvenute haimè lo stesso giorno, forse troppo per la mia vista, il mio olfatto e il mio buongusto.

giovedì 23 febbraio 2012

COME ERAVAMO

Quando eravamo piccole mia sorella ed io vivevamo alcune esperienze con una certa frustrazione e soprattutto con grandissima invidia verso gli altri bambini per una serie di cose che non potevamo fare. Oggi ci ridiamo sopra e forse godiamo anche un po' a far sentire i genitori "in colpa", ma nei panni di un bambino era proprio dura...

martedì 21 febbraio 2012

THE PEN IS ON THE TABLE

Oggi esperienza bizzarra. 
Hanno deciso di saggiare la nostra conoscenza della lingua cinese prima di concordare modi e tempi del corso che abbiamo deciso di fare. 
Un passo indietro: l’azienda di Andrea per contratto sovvenziona il corso di cinese, qualora si desideri farlo. Sia io che la mia dolce metà decidamo che, nonostante la cosa si prospetti faticosa (4 ore a settimana, più il tempo dei “compiti” necessario a non perdere i progressi fatti), imparare a spiccicare due parole sia INDISPENSABILE, per non sentirsi dei babbei. Naturalmente è una nostra personalissima scelta, perchè urge specificare che si può vivere a Shanghai arrabattandosi con inglese, francese, linguaggio dei segni, linguaggio del corpo, li-mortacci e gesto dell’ombrello.
Però, non tentare un piccolo progresso significa non avere il minimo interesse per quello che ci circonda e soprattutto perdere un’occasione che non a tutti è data.

lunedì 20 febbraio 2012

DOMENICA E' SEMPRE DOMENICA


Il bello è che dopo un week-end passato a casa perchè piove, uno trascorso all’ICIA (trad. Ikea) a comprare tutto lo scibile umano, uno a fare la spesa, uno a montare i mobili dell’Ikea ché non puoi mica lasciarli imballati per un anno, alla fine è arrivato il momento del week-end di relax. Complice un tempo quasi fantastico, con freschino ma non freddo, sole splendente e azzarderei a dire quasi il cielo azzurro, ci siamo dilettati nel cazzeggio piu’ totale in giro per la città, scoprendo che nonstante i miei malevoli post, le critiche, le diversità endemiche tra Cina ed Europa, si può stare anche qui piuttosto bene e godersi la vita con quello che la città offre di bello.

giovedì 16 febbraio 2012

VA-VA-VUMA

Una delle principali attivita’ dell’espatriato a Shanghai consiste nel prendere il taxi. A meno di non essere tra coloro che dispongono di auto con autista incorporato (altra pratica piuttosto diffusa, almeno quanto l’abitudine degli autisti di oziare tra una corsa e l’altra fumando come disperati o ravanando nelle proprie narici), per comodita’ quasi tutti tendono a preferire per i propri spostamenti il taxi alla metropolitana, benche’ la citta’ disponga di una rete di subway da fare invidia a New York. Il fatto e’ che il taxi costa poco: con la tariffa base di 14 rmb (circa 1 euro e 70) si fa gia’ una bella tratta; in seguito il tassametro comincia a scorrere in base ai chilometri e non al tempo, cosa che cambia parecchio la tariffa finale, soprattutto se parliamo di una citta’ congestionata dal traffico.
La nostra media quindi (almeno fino a quando Andrea non riuscira’ a rifare la patente, per motivi burocratici non prima di marzo) e’ di circa un paio di taxi al giorno.
E’ allora facile immaginare non solo che lo spettro umano sia molto ampio, ma anche che ho imparato molto bene sulla mia pelle di cosa sto parlando.

mercoledì 15 febbraio 2012

CIALLEFU

Oggi finalmente ce l’ho fatta. Ho lasciato l’aquila tibetana (Maia) che urlava nelle grinfie di FJL e sono scappata al Ciallefu. Ma si, quello che in Italia inopinatamente si chiama Carrefour....
Per entrare meglio nel mio ruolo di cronista ho deciso di concedermi un amabile "espresso maccito" (testuale) da Wagas, pregevole catena molto internazionale (lo si potrebbe paragonare al Princi milanese, sia per ambientazione che per il tipo di cibo) e altrettanto cara.
E poi via, a testimoniare quanto di meglio offre la Cina al povero emigrato occidentale, e non solo.
Questa volta mi sono forzata e sforzata di non curarmi degli altri e di fotografare impunemente, quindi ne uscirà un post di immagini, giusto perché non si dica che non mi sono impegnata….!!

martedì 14 febbraio 2012

CE L'HO FATTA

Ariecchime.
E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta.
Andrea, a trovare un informatico cinese degno di questo nome.
L'informatico cinese, a lenire l'agonia del mio PC e riportarlo a nuova vita.
Io, a non avere una crisi isterica da astinenza.
Gia', perche' mi sono resa conto che questo giochino di scrivervi quello che facciamo qui e' diventato importante per me. E' un po' la mia valvola di sfogo, un modo per comunicare con il mio mondo di li' cosa c'e' di qui e questa condivisione mi aiuta a sentirmi meno isolata.

domenica 12 febbraio 2012

PROBLEMI TECNICI

Grazie ad un ponte radio Italia - Cina riesco a comunicarvi che il mio PC si è rotto e che per qualche giorno temo non potrò scrivere.
Confido che mi possiate rileggere presto.
Stay tuned!!

mercoledì 8 febbraio 2012

AY AY AY

Chiedo venia per il titolo di questo post, ma mi è venuto spontaneo: quell’ironia un po’ prevedibile da bar.
Per chi non lo sapesse, la Ay è la figura professionale più temuta, cercata, criticata, sottopagata e desiderata dalle famiglie di espatriati. Trattasi di donna - dall’età variabile - che funge da tata per bambini, donna delle pulizie, baby-sitter serale; se serve è anche cuoca e stiratrice; se è molto brava anche traduttrice e donna della spesa; e se è pure gnocca, amante del capofamiglia. A noi espatriate quindi ci va di lusso che la maggior parte delle Ay disponibili sul mercato siano alte un metro e un wok ed abbiano i baffi.

lunedì 6 febbraio 2012

ISTANTANEE

Ci sono delle volte in cui vorrei essere un po’ più spregiudicata. In effetti, mi dico, se loro fotografano impunemente le mie figlie, perché io non dovrei immortalarli nei loro usi e costumi?
In generale, se non accade perché sono intimidita, succede perché sono fuori al freddo e ora che sfilo la mano dal guanto, impugno l’IPad che non è mio e che maneggio con scarsa dimestichezza, e cerco come i vecchietti la funzione fotografia, è passato talmente tanto tempo che non mi ricordo nemmeno più cosa volevo fotografare. Oltretutto si tratta quasi sempre di scene in movimento, quindi dovrei aggiungere all’elenco delle operazioni anche il passaggio dalla funzione foto a quella video.
Però mi mangio le mani, perché ci sono delle scene davvero spassose, che riportate a parole non rendono molto. Però cerchiamo di fare tutti uno sforzo…chiudiamo gli occhi… e immaginiamo…un prato fiorito in un giorno di sole e cielo terso. Poi cambiamo scena perché non è la nostra, dato che purtroppo ci siamo trasferiti a Shanghai e non a Cogne.
Ma non importa, pensiamo fortemente che preferiamo i noodles alla fonduta e andiamo avanti.

venerdì 3 febbraio 2012

TUTTI A SCUOLA

Sapevo che sarebbe successo, TEMEVO che sarebbe successo.
Tutti che ti dicono quanto è tosta tua figlia e come ti ringrazierà per l’esperienza che sta vivendo, e tu ci credi davvero e sai che il periodo difficile durerà poco e poi sarà un ricordo di cui ridere. Però quando ti ritrovi a dover lasciare la tua bimba di quattro anni e mezzo su un pullman enorme che la porta a scuola mentre piange disperata chiedendoti di venire a casa con te, perché lei non capisce niente di quello che dicono, allora ti senti un po’ vacillare e con te i convincimenti maturati nel tempo.
Questo è ciò che è accaduto stamani. Non so ancora che umore avrà al rientro nel pomeriggio, ma resta il fatto che si tratta di un’esperienza difficile per un bambino, benché Alice sia già fortunata ad avere una compagna italiana della stessa età.
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